Nel
generale risveglio della cultura teatrale siciliana e regionale in
genere, si inserisce l'intento operativo di Aldo Mazzola il quale mette
su, fondandolo nel 1974, assieme ad altri estimatori il gruppo "Teatro
incontro".
E' da più
di un ventennio quindi, che questo gruppo calca le ribalte di Castelbuono
e paesi circonvicini, con un nutrito cartello di "Pieces" della più
pura e genuina linfa teatrale siciliana. Or non vi ha dubbio che la rivalutazione
della valenza culturale della dialettalità teatrale ha un forte
significato di riconoscimento dell'alto valore delle proprie radici linguistiche
e sociali; infatti, da un lato si rimette in circolo vituoso il "Verbum
Cordis" cioè il vernacolo, all'istintualità primigenia della
parola, nata da un particolare mondo; dall'altra questa parola si fa arte
rappresentativa della società, degli affetti e del quotidiano, quindi
un ludus scenico.
Gli obiettivi immediati sono: la gratificazione linguistica
del primo istinto affabulatorio, e cioè il siciliano, e la consolazione
nell'arte, cioè nel teatro che è vita.
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Spettacoli Realizzati dal
Gruppo Teatro Incontro:
Figliuol prodigo 2000 (1975)
Addio Giovinezza (1976)
L'eredità dello zio Buonanima (1976,77,99)
S.Giovanni decullato (1977,78,92)
Cabaret (1977)
L'aria del continente (1978)
Fiat voluntas dei (1978,93)
I civitoti in pretura (1979)
'Mprestami a to mughieri (1981)
Amuri di frati (1994)
A.A.A. Cercasi (1995)
Matrimoniu Putativu (1996)
Gatta ci cova (1997)
Cielo Tuo Marito! (1998)
Don Gesualdo e la Ballerina (2000)
Dalle stalle alle stelle (2001)
Meglio un uomo vero che un prete finto (2002)
Un Pizzico di Pizzo (2003)
Cincu Fimmini e un Tarì (2004)
Don Cicciu
'U Preficu (2010)
Assu di coppi e tri di vastuni (2016)
A.A.A. Cercasi (2017)
Ammutta fissa ca 'u sceccu passa (2018)
Fatti
fatturi e fattazzi (2019)
Partecipazione/Organizzazione:
Arruccata di li Vintimiglia (1979)
Maschere satira locale (1978,79,80)
La Vecchia; Carnevale (1995)
Storia
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GRUPPO TEATRO INCONTRO 1974 -
2012 .......
Il GRUPPO TEATRO INCONTRO, nasce per caso,
nel 1974 ad opera di giovani coraggiosi o forse un tantino presuntuosi.
Il motivo di questa nascita lo si deve cercare nella volontà, molto
avvertita in quegli anni, di fare cultura e quindi il teatro sembrò
subito il terreno ideale per questa avventura.
La tradizione Castelbuonese
non è nuova al sorgere spontaneo di filodrammatiche, quasi a voler
ribadire che il "PAESE" possiede quell'humus antropologico - culturale
necessario al sorgere ed al vegetare di ogni linguaggio artistico.
Il GRUPPO
TEATRO INCONTRO, si inserisce nella tradizione teatrale Castelbuonese che
ha visto passare alla corte dei Ventimiglia prima e nel Teatro Comunale
dopo, una miriade di compagnie di prosa di alto valore, che hanno favorito
il sorgere di quell'adesione entusiastica verso il teatro, affinando nel
tempo la sensibilità estetica e la competenza dello spettatore di
ogni generazione.
Il rapporto palcoscenico - platea è stato nel
tempo tenuto vivo dalle rappresentazioni carnevalesche a volte di ottima
fattura, in una sorta di continuità di linguaggio scenico, e di
discorso culturale arrivato ai nostri giorni con alterne vicende ed alterne
fortune.
La linea seguita fin dalle prime rappresentazioni non è
stata rigida, anche se nel tempo è prevalsa la tendenza verso un
teatro popolare e brillante, infatti il gruppo ha seguito un itinerario
inverso, contrario a certi canoni evolutivi, partendo dall'avanguardia
ed approdando a forme tradizionali comiche e farsesche, nate dal popolo
e per il popolo nella sua più autentica dimensione umana.
E questo
il periodo delle rappresentazioni «Il Figliol Prodigo 2000»
e dell'«Addio Giovinezza», il cui baricentro scenico poggiava
sull'antinomia, voluta, tra contenuto per certi versi antiquato, e rappresentazione
d'avanguardia fatta di gestualità robotica, luci e musiche psichedeliche,
in un rapporto dialettico in attesa di un' improbabile sintesi. In seguito
la scelta cadde verso un teatro popolare anche per l'ingresso di altri
componenti del gruppo, con tendenze spiccatamente comiche e caricaturali.
E' la volta di rappresentazioni e repliche di lavori importanti del TEATRO
SICILIANO, come il «San Giuvanni Decullato», «I'Aria
del continente» di Nino Martoglio , «I'Eredità dello Zio
Buonanima» di Antonino Russo Giusti, «'Mprestami a to Mughieri», di
Nino Mignemi,
AAA Cercasi di Nino Mignemi, Don Gesualdo e La Ballerina di Santi Savarino per citarne alcuni.
Tra una rappresentazione e l'altra, scorre frenetica
la vita del Gruppo, con partecipazioni all'Arruccata di li Vintimiglia,
al Carnevale Castelbuonese e serate danzanti con recita annessa e percorre pure
la via ben più insidiosa del Cabaret.
In quasi trent'anni, pur con una lunga sosta non
priva di fermenti e volontà, il gruppo si è fatto conoscere e apprezzare e vuole
ancora affermarsi e calpestare le insidiose tavole del palcoscenico, per
continuare un discorso vecchio, ma bisognoso di essere riscritto, magari da
nuove angolature e cioè il discorso della vita, con le sue situazioni e le sue
movenze, protesa tra il dramma e la caricatura che il teatro ricrea nell'angusta
e immensa realtà dello spazio scenico.
Il significato di queste pagine non vuole essere
solo quello di ripercorrere con la memoria le tappe della vita teatrale del
Gruppo, ma vuole essere un abbraccio ideale e un ritrovarsi con quanti hanno
contribuito alle sue affermazioni e con il pubblico che negli anni ci ha voluto
bene e ci ha incoraggiato.
AIdo Mazzola
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