La
fontana fu eretta nel 1614 per volontà dei giurati castelbuonesi,
al tempo del Marchese Giovanni III° Ventimiglia. La costruzione
segue un impianto a prospetto verticale ed è composta con
materiale riciclato da precedente costruzione.
Stando alla lapide posta in alto al monumento, le statue che l'adornano
provengono da ritrovamenti archeologici.
Sull'attico è la statua di Afrodite al bagno, del tutto simile all'originale
greco dello scultore Doidalses, che si trova agli Uffizi di
Firenze.
Al centro è il bellissimo gruppo di Venere e Cupìdo, mentre ai lati del
fonte vi sono quattro deliziose metope, con scene d'amore quasi
a voler dimostrare un progetto unitario nella costruzione della
fontana e ciò'è l'esaltazione dell'amore e della bellezza.
Affascina l'ipotesi dell'esistenza, nel territorio di Castelbuono, di rovine
di un tempio pagano dedicato alla dea della bellezza; l'ipotesi
può essere avvalorata anche dal fatto che in paesi limitrofi
veneravano divinità consimili ad Afrodite vedi Polizzi,
col culto per Iside o Mistretta col culto per Astarte.
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