Rosario Di Liberti


 
ELEGIA DI UN FRASSINO

Ai rami legata e alle foglie
La tua ombra assisa, o frassino !
Fa più amara la scorza,
derisione del sole, tenue
quando, all'avida estate porgi la tua gota
ove riflette il concavo del cielo.
Tu nel cartoccio di una foglia secca
Hai una  cicala dalla vita breve,
tu nella terra poni la tua perla
come azalea bianca di rugiada.
Iridato di luci sulla verde pelle e un volo
di mantidi raccolte, come in preghiera
perché d'erbe odori e di scirocco.
Occhio di veglia, rude, accarezzi
la cerea nudità dei tuoi alabastri.
Ombra soltanto di pupille morte sei !
E ora, tronco trasognato,
sfinita fibra di sole,
riemergi dal velame dell'aria.
Testimone la luna alle tue notti
quando alle prode dell'alba, esausto, riappari
accanto all'ombra viva di una lama.
Frange la sera, i gemiti del vento,
sulla tua chioma, d'infinite voglie
ebro è nell'aria il fiato della notte,
che rischiara il tuo tronco.

POETI