Enrico Bertola Gambaro

               (1921 - 1940)

INCANTO

Vorrei sognar così tutta la vita
sopra il tuo grembo,
assaporando, come fossi un bimbo,
la voluttà infinita
d' un magico incantesimo.

Vorrei dormire per mai più destarmi,
e invece fuggo
da queste fantasie bizzarre e strane
che il cuor tormentano ma che non son vane.

Vorrei vederti ancora nei miei, sogni
splendida e seducente;
vorrei volgere a te che sei regina
della mia vita
l'occhio, il cuor, la mente.

Vorrei parlare ancor del nostro amore
e dirti le parole
che tu conosci, e che sono il sole
ch'allieta col suo raggio il tuo cammino.

Circondarmi vorrei della tua luce,
del fascino che ammalia,
che mi abbaglia e ch'è simile alla face
del vero eterno
e di beltà fugace.

Ma temo di sciupar col mio pensiero
l'estasi dolce
e sublime d'un sogno passeggero;
di ricader nel nulla
in questa nuda terra, arida e brulla.

Mariella,
un castello di sogni ho costruito
dalle parvenze magiche e incantate,
ma le vicende che non ho vissute
in questi versi, troverai scolpite
in un regno di fate.

POETI